GUFRAM SRL Località Batasiolo 85/A, 12064, La Morra (CN)
SESS
SESS

SESS

  • SESS, enigmatica seduta progettata da questo autore così brillante e ancora tutto da riscoprire, nasce tra il 1968 e il 1969. Nani Prina l'ha progettata con un mistero insito: si tratta di una lounge chair oppure una chaise longue? Questo apparente gioco di parole non fa altro che accrescere il fascino di questa scultura domestica.

  • Storia
Storia

“Intelligente, geniale e… bizzarro: Nani ha sicuramente trascorso i suoi anni sempre con la matita in mano, impegnandosi in contesti diversi di lavori più o meno importanti, che per lui non erano mai piccoli perché sempre stimolavano la sua fantasia.” Queste le parole tratte dagli appunti della famiglia di Nani Prina, poliedrico architetto, giornalista, artista e designer, che si è distinto per un esito veramente originale sullo scardinamento dell’equilibrio tra forma e funzione. 

Come una in una sinuosa spirale, SESS crea forme ondulate che costituiscono una silhouette inconfondibile, in linea con le migliori creazioni di Gufram. La raffinatezza di un simile esito è anche da ricercare nella cura con cui il marchio seleziona i pezzi da inserire nel proprio catalogo: il rilancio di progetti senza tempo è un punto di forza. La manifattura di Gufram, esperta e attenta, dà vita ancora una volta a “poesie visive”, combinando la lavorazione tradizionale dei materiali con quella più legata all’avanguardia. Solo in questo modo si può rendere giustizia a progetti complessi e ricercati come SESS, per donare loro il più alto livello di qualità e comfort. 

SESS, con il suo fascino quasi ipnotizzante, è adatta a chi vive in un ambiente elegante ma non vuole rinunciare alla radicalità e all’originalità tipiche di Gufram. La particolarità di questa seduta è che sfida apertamente tutte le regole del classico design funzionale, ma mantiene chiaramente le caratteristiche di finezza e ricercatezza che è legittimo cercare per la propria casa – dei sogni o reale. I tessuti con cui Sess Lounge viene rivestita sono morbidi e confortevoli, trovando posto comodamente in un tradizionale salotto, senza, tuttavia, passare inosservata. Il progetto di Nani Prina rimane, così, una testimonianza fervida dell’era rivoluzionaria del 1968, oggi adattata a entrare nelle case tradizionali donando tocchi di trasgressione e straordinarietà.